I- Dalle Mille e una Notte, al Decameron di Boccaccio, e oltre, fino a Rigoletto di Victor Hugo e a Sem Benelli, la Burla, o “Beffa” fatta per sollazzo o derisione, o (come nel caso di Till Eulenspiegel) il “Tiro Mancino”, sono elementi narrativi sempre presenti, se non preponderanti, nel folclore e nella letteratura più radicata nei gusti popolari. Sono figure strettamente imparentate all’arte della Truffa, ma raramente chi le mette a segno ne ricava un guadagno materiale: oppure, detto in altro modo, non sempre il tornaconto ne è il movente principale. “The Berners Street hoax”, una Beffa che fece epoca e che passò alla storia – anche se oggi pochi la ricordano –, fu intrapresa per esempio per scommessa, e Theodore Hook, il geniale umorista che l’escogitò, incassò, vincendola, solamente una ghinea. Eppure riuscì a raggirare con la sua “Bufala” una quantità inimmaginabile di persone ignare e a paralizzare per un’intera giornata la più grande metropoli d’Occidente, Londra.
![](https://www.adanzzywwurath.it/wp-content/uploads/2023/11/Berners_Street_hoax-1.jpg)
I fatti risalgono al 27 novembre 1810, e andarono così, secondo il racconto che ne fecero i quotidiani del mattino il giorno dopo:
«Un Inganno dettato da uno spirito molto maligno è stato perpetrato ieri con grande successo nelle immediate adiacenze della casa della signora T. [Tottenham], una ricca signora, che vive al numero 54 di Berners Street. La lussuosa abitazione è stata assediata dalle cinque del mattino, contemporaneamente, da dozzine di spazzacamini muniti di scopa, cocchieri di carrozze con cavalli, e da una compagine d’ogni genere di lavoratori e commercianti con le loro mercanzie. A causa della confusione generale, si era radunata una folla tale da rendere il quartiere impraticabile. Carri carichi di carbone proveniente dai moli di Paddington, rotoli di tappezzeria e masserizie a vagonate, organi, pianoforti, biancheria, torte nuziali, scrigni di gioielli e ogni altro genere di mobilio, erano alloggiati il più vicino possibile alla porta del n. 54. Negozianti, mercanti, e operai che prestano i loro servizi a noleggio, si accalcavano lì ansiosi di concludere i loro affari, e una folla ridente si assiepava nella strada per non perdersi nemmeno un minuto o un particolare della scena. Persino il Lord sindaco di Londra arrivò con la sua carrozza fin quasi all’ingresso della casa, ma il soggiorno di Sua Signoria fu breve e fu presto scortato al posto di polizia di Marlborough Street.
![](https://www.adanzzywwurath.it/wp-content/uploads/2023/11/James-Gillray-Stealing-off-or-prudent-Secession-pub.-1798.jpg)
In quell’ufficio, Sua Signoria ha informato il magistrato di turno di aver ricevuto un messaggio che sembrava provenire dalla facoltosa signora T., nel quale ella affermava d’essere stata convocata a comparire davanti a lui, ma lamentava di non potersi muovere dalla sua stanza a causa di una malattia. Chiedeva dunque nel biglietto la cortesia al Sindaco, che fosse lui a farle visita.
Berners Street, e le strade limitrofe, erano sprofondate in quel momento nel caos più totale, e la ressa era fuori d’ogni controllo. Agli ufficiali di Marlborough Street fu immediatamente comandato di mantenere l’ordine, ma fu impossibile. La prima cosa che videro, arrivando, i poliziotti, furono sei uomini robusti che trasportavano un organo – un grandioso strumento musicale –, circondati da facchini, barbieri con parrucche, merciai con grandi scatole di nastri, modiste, cappellaie, ottici con i vari articoli del loro mestiere: e tale era la calca degli ingannati, che dopo quattro ore regnava ancora la confusione. Tutti gli agenti che potevano essere radunati furono arruolati per disperdere la moltitudine, e piazzati agli angoli di Berners Street, per impedire ai commercianti furibondi di avanzare verso la casa con le loro derrate. La strada però non fu sgombrata che a tarda ora, poiché servitori di ogni genere, in cerca di un posto di lavoro, cominciarono a giungere a frotte, già verso le cinque del pomeriggio. E con loro c’erano ostetrici, dentisti, acquarellisti, pittori di miniature e artisti di ogni genere che sbandieravano le loro opere o i loro strumenti. Intraprendenti impiegati delle pompe funebri riuscirono a farsi largo tra la folla e portarono una bara fin dentro la dimora della signora T. Il feretro era stato realizzato in legno nobile e “su misura” – cinque piedi virgola sei per sedici pollici – allo scopo d’accogliere le spoglie dell’ignara e viva e vegeta padrona di casa. Tutte queste indicazioni si trovavano in una lettera forbita, che l’impresario delle onoranze aveva ricevuto qualche giorno prima.
![](https://www.adanzzywwurath.it/wp-content/uploads/2023/11/The-Berners-Street-Hoax.jpg)
Si è poi scoperto che tutti quelli che si erano presentati al 54 di Berners Street, o che avevano cercato di arrivarci – maestranze, artisti, professionisti, cocchieri, carrettieri, commercianti – erano stati convocati a un’ora precisa da una serie di lettere e impegnative apparentemente firmate dalla signora T. o dai suoi segretari. A ognuno era stato promesso un buon salario, o un ottimo compenso, oppure garantito l’acquisto a prezzi invitanti delle proprie opere o mercanzie”.
Theodore Hook – scrittore, compositore, eccentrico conosciuto in tutta Londra per il suo humour irriverente, nonché autore di tutte quelle lettere per “burla”–, era stato il primo a arrivare nella strada e si godeva beato, come un coreografo , i movimenti della folla impazzita. Accanto a lui c’era il suo sodale, Samuel Beazley, egualmente divertito Hook aveva scommesso con questo suo amico che sarebbe riuscito a trasformare qualsiasi casa di Londra in un indirizzo del quale tutti avrebbero parlato, almeno per una settimana. Ci riuscì, e alla fine intascò la ghinea che costituiva la posta in palio di quel gioco.
![](https://www.adanzzywwurath.it/wp-content/uploads/2023/11/teodore-hook.jpg)
I magistrati non trovarono un appiglio per condannare Hook ai lavori forzati. E era preferibile per le Autorità, sindaco compreso, che si spegnesse l’eco della loro dabbenaggine. Dopo essere opportunamente sparito dalla città per alcuni mesi, il turlupinatore tornò a Londra sfoggiando come al solito la sua enorme faccia tosta. E fu acclamato e festeggiato in molti circoli, come fosse un eroe.