«IL SERGENTE URLÒ DI NUOVO: “PIÙ SVELTI! COMINCIATE DI NUOVO DA CAPO! FRA UN MINUTO VOGLIO SAPERE, QUANTI DEVO MANDARNE ALLA CAMERA A GAS! CONTATELI!".
RICOMINCIARONO, PRIMA LENTAMENTE: UNO, DUE, TRE, QUATTRO, POI SEMPRE PIÙ PRESTO, SEMPRE PIÙ PRESTO TANTO CHE ALLA FINE RISUONÒ COME UNA FUGA PRECIPITOSA DI CAVALLI SELVAGGI, E TUTTO AD UN TRATTO, NEL MEZZO DEL TUMULTO, ESSI COMINCIARONO A CANTARE LO SHEMA YISROÈL. “ASCOLTA, ISRAELE, IL SIGNORE È IL DIO NOSTRO, IL SIGNORE È UNO”…».

Arnold Schönberg, Un sopravvissuto di Varsavia Op. 46 - per voce recitante, coro e orchestra